venerdì 26 aprile 2013

Istruzioni per giocare ai videogiochi

E' innegabile che nell'ultimo decennio i videogiochi moderni abbiano preso una piega un po' più cinematografica sacrificando il livello di sfida per avvicinarsi ad un pubblico più vasto.
Il risultato è un ottimo mesh-up tra film e gioco dando la possibilità, con pochi semplici tasti, di poter far vivere esperienze in maniera diretta al videogiocatore rendendolo così il vero protagonista della storia.
Musiche, recitazione, grafica, divertimento, un insieme di cose che rende l'esperienza più accattivante che mai.
Ciò però non porta soltanto pregi, bensì tanti altri difetti che, paradossalmente, rendono il videogioco meno "gioco" di quello che dovrebbe essere.
Un videogiocatore, oggi come oggi, finisce la trama principale senza alcuno sforzo e - come se non bastasse - viene aiutato ogni secondo da stupidi tutorial che annientano ogni tentativo da parte del giocatore di poter utilizzare un minimo di logica/astuzia/intelligenza.
Il livello di sfida è finito così nel diventare un qualcosa di secondario, se non terziario.
Ma non è finita qui.
Io ho sempre amato le cutscene, specialmente quelle "interattive", ovvero dove l'azione di gioco non viene interrotta e si ha ancora il pieno controllo del personaggio (Half Life ad esempio). Questa tipologia di cutscene permette al videogiocatore di essere più "presente" e di muovere lo sguardo del personaggio come fosse il proprio rischiando così di perdersi esplosioni, cedimenti di palazzi, astronavi aliene e tante altre cose che, se non si è attenti ai suoni come lo si è in vita reale, si rischia di non vedere e di avere qualche "buco di trama".
Oggi invece il videogioco non pretende più attenzione da parte del videogiocatore, bensì, anche nelle fasi più stupide, il giocatore viene invitato a premere un singolo tasto per puntare AUTOMATICAMENTE lo sguardo verso un punto di interesse. Come se durante un film qualcuno ci muovesse la testa negli angoli dello schermo per farci vedere dettagli importanti. Pessimo.

In conclusione credo che i videogiocatori moderni siano diventati automaticamente dei semplici spettatori che, non trovando soddisfazione sulle proprie skill, ripiegano su degli orrendi Achievement per alimentare la propria autostima.
Eeeeh è proprio vero, si stava meglio quando si aveva un 56k. Qui una volta era tutto #mIRC. Puoi giocare quanto vuoi, l'importante è non pingare.

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